La parola EVOLVERE cosa ti fa venire in mente in riferimento a te e alla tua vita?
Per me è una parola meravigliosa che racchiude tanti aspetti come il coraggio, la forza, la determinazione, la consapevolezza, la scoperta, il miglioramento continuo, il concentrarsi sul proprio presente e futuro, l’essere propositivi, avere la mente ricettiva rispetto a nuove possibilità ed alternative ecc….
Insomma è una parola ricca di VALORE o meglio di VALORI.
Ma che vuol dire esattamente evolvere? Esiste una differenza tra evolvere e cambiare?
Direi proprio che c’è un enorme differenza.
Cambiare significa in qualche modo perdere la propria natura, la propria essenza, per diventare ALTRO.
Decidere di smettere di essere se stessi secondo me, a lungo termine, è una scelta che porta sofferenza e che fa arrivare ad un punto in cui ci si chiede: “ma io chi sono veramente?”, avendo in testa una confusione totale.
Evolvere invece vuol dire mantenere ciò che siamo nel PROFONDO,la nostra vera ESSENZA, i nostri sogni, le nostre passioni, i nostri talenti.
Significa partire da tutto questo per fondarci sopra le basi per migliorare, per scoprire nuove potenzialità, nuove risorse.
Noi evolviamo in noi stessi e questo è magnificamente fattibile SOLO se crediamo che sia realmente realizzabile.
Il credere che la possibilità di evolvere sia fattibile PER NOI è di fondamentale importanza, perché se non ci crediamo noi, chi deve crederci?
Se non ci crediamo noi, l’evoluzione avverrà nel concreto nella nostra vita?
Mi voglio soffermare su un particolare OSTACOLO che tante persone si pongono e che non gli permettono di evolversi e sai quale è?
L’ETA’ ANAGRAFICA.
Fino ad ora ho incontrato davvero tante persone che mi hanno detto:
“All’età mia non si CAMBIA”, “ORMAI all’età mia, ma che voglio fare?”, “Sai Barbara, quando arriverai all’età mia, vedrai tu stessa che non si hanno più le ENERGIE per CAMBIARE”, “Bisogna solo rassegnarsi al fatto che ad una certa età è difficile CAMBIARE”.
Innanzitutto nessuno dice che DEVI cambiare, semmai, se VUOI, PUOI EVOLVERE che è ben diverso.
Permettiamo ad un banale numero sulla carta d’identità di influenzarci a tal punto che ci rassegniamo a vivere una vita che non ci piace, SOLO perché ormai abbiamo un’età?
Ma scherziamo?
Ma poi allora quale sarebbe l’età GIUSTA per evolvere, migliorarsi, crescere?
Che c’è una scadenza entro la quale qualcuno non ci da più il permesso di migliorare?
Quindi da una certa età in poi (ancora non si è capito quale è), ci rassegniamo a SOPRAVVIVERE piuttosto che VIVERE come meglio crediamo?
BUTTIAMO GIU’ queste barriere e prendiamo la nostra vita in mano.
So benissimo che lasciarsi alle spalle il passato richiede TEMPO, ENERGIE , ATTENZIONE e VOGLIA, ma ti assicuro che se riusciamo ad ATTRAVERSARE le ferite del passato, se ACCETTIAMO quello che E’ STATO, ci si aprono PORTE inaspettate, riusciamo a goderci il presente e a COSTRUIRCI un futuro ad immagine e somiglianza di ciò che DESIDERIAMO per noi.
Quindi per concludere, esiste un’età giusta per iniziare ad evolversi?
No, non esiste un’età giusta, esiste invece il momento giusto, l’occasione giusta per iniziare a credere che sia POSSIBILE migliorarsi, evolvere in noi stessi e NON CI SONO LIMITI TEMPORALI, SI PUO’ FARE SEMPRE.
Se per caso qualcuno in passato o anche adesso, ha tentato o tenta di cambiarti o pretende da te un cambiamento, sappi che quel qualcuno non vuole il tuo bene, ma è concentrato solo sul SUO, su quello che VUOLE LUI PER SE STESSO.
Non permettere a nessuno di cambiarti, tu sei meravigliosamente tu, con la tua unicità e la tua EVOLUZIONE in corso, che è ben diversa dal cambiamento.
Ti dedico questa meravigliosa filastrocca che amo follemente:
FILASTROCCA DEI MUTAMENTI
“Aiuto, sto cambiando” disse il ghiaccio
“Sto diventando acqua, come faccio?
Acqua che fugge nel suo gocciolio!
Ci sono gocce, non ci sono io!”
Ma il sole disse: “Calma i tuoi pensieri
Il mondo cambia, sotto i raggi miei
Tu tieniti ben stretto a ciò che eri
E poi lasciati andare a ciò che sei”
Quel ghiaccio diventò un fiume d’argento
Non ebbe più paura di cambiare
E un giorno disse: “Il sale che io sento
Mi dice che sto diventando mare
E mare sia. Perché ho capito adesso
Non cambio in qualcos’altro, ma in me stesso”.
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